Il bonus ristrutturazione, uno degli strumenti più significativi per incentivare la riqualificazione edilizia sul territorio italiano, è oggetto di interesse costante sia per cittadini che imprese. Nel corso degli anni è stato oggetto di varie modifiche e aggiornamenti, con l’obiettivo di rendere più accessibili e vantaggiosi gli interventi di miglioramento degli immobili. Vediamo quindi cosa prevede il bonus ristrutturazione per la casa.
Cos’è il bonus ristrutturazione 2024
ll bonus ristrutturazione, conosciuto anche come bonus casa, è un incentivo fiscale introdotto dal Governo che consiste in una detrazione d’imposta in 10 anni pari al 50% delle spese sostenute, fino a un importo massimo di 96.000€ per ogni unità immobiliare.
Per quali lavori si può richiedere il bonus ristrutturazione
I lavori di ristrutturazione detraibili riguardano:
Manutenzione straordinaria – Comprende le opere (attenzione che non vadano a modificare la volumetria complessiva degli stabili) necessarie per:
- rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici;
- realizzare e integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici;
- frazionare o accorpare le unità immobiliari.
Un esempio? L’installazione di ascensori o la recinzione dell’area privata.
Restauro e risanamento conservativo – Si intendono quegli interventi finalizzati a conservare l’immobile e preservarne le funzionalità. Vedi l’apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali.
Ristrutturazione edilizia – La ristrutturazione comprende un insieme di interventi finalizzati a trasformare un edificio, rendendolo parzialmente o completamente diverso da com’era in precedenza. Tra questi interventi, rientra anche la manutenzione della facciata.
Come accedere al bonus ristrutturazione
Per richiedere la detrazione fiscale, è necessario:
- verificare i requisiti: prima dell’allestimento del cantiere, è fondamentale accertarsi, con l’aiuto di un tecnico abilitato, di rispettare tutti i criteri previsti dalla normativa in vigore;
- conservare la documentazione: durante la ristrutturazione, è consigliato archiviare tutti i documenti relativi alle spese sostenute, compresi gli scontrini, le fatture e altre contabili;
- compilare la dichiarazione dei redditi: entro 90 giorni dal termine dei lavori, bisogna compilare correttamente la dichiarazione dei redditi, inserendo i dati relativi alle spese legate alla ristrutturazione.
- trasmettere all’Enea la scheda descrittiva: se gli interventi hanno riguardato anche la riqualificazione energetica, è obbligatorio comunicarli all’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).
Altri bonus edilizi
Il bonus ristrutturazione non è l’unica via percorribile per accedere agli incentivi fiscali. Prorogati fino al 2024 sono anche Ecobonus, Sismabonus e Super Bonus: ecco i dettagli.
- Sismabonus: copre i lavori sostenuti nelle zone sismiche che portano a riduzione del rischio di una o più classi. A seconda del tipo di intervento si può detrarre un aliquota che va dal 70 all’ 85% fino a un massimo di 96000€ per unità abitativa.
- Ecobonus: consente una detrazione Irpef (per le persone fisiche) o Ires (per le società) del 50-65% (in alcuni casi anche del 70 – 75%) per interventi edilizi volti alla:
- riqualificazione energetica globale: comprendequalsiasi intervento o insieme sistematico di interventi che incida sulla prestazione energetica dell’edificio fino a un limite massimo di 100.000€ (65% aliquota di detrazione)
- Coibentazioni di strutture opache verticali (pareti isolanti o cappotti), strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti) fino a un limite massimo di 60.000€ (aliquota di detrazione 65%)
- Interventi di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali, che interessano più del 25% dell’involucro dell’edificio che prevede un limite massimo di spesa fino a 40.000 euro da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio (Aliquota di detrazione 70% , 75% se rispecchia i requisiti del decreto 26/06/2015)
- Ecosismabonus Per i lavori di efficienza energetica effettuati congiuntamente con gli interventi sismici dell’ecobonus, le aliquote e il limite massimo di spesa aumentano se sfruttate in combo con il sisma bonus.
- Interventi su parti comuni di edifici condominiali ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3 volti contestualmente alla riqualificazione energetica e alla riduzione di una classe del rischio sismico prevedono un’aliquota di detrazione dell’ 80% (nel caso di riduzione di 2 classi l’aliquota passa all’ 85%) fino a un limite di spesa di 136.000€ da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio
- Superbonus: prevede una detrazione del 70% sulle spese sostenute nel 2024 (nel 2025 diminuirà al 65%) per gli interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico in tutti i territori colpiti da terremoto.
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